Potenza (PZ)
Potenza, Small capital dell’Appennino meridionale.
L’identità del capoluogo lucano crea una linea feconda per immaginare sviluppo e futuro.
Se la questione dello spopolamento sembra accelerare la frattura fra aree interne e poli urbani di sviluppo, non meno divisivo è il tema che mette a confronto montagna e aree costiere. Quasi che vi sia un unicum non modificabile nel declino antropico e sociale dell’Appennino e in particolare dell’Appennino meridionale. Non riconoscere il valore urbano delle città dell’Appennino significa sfuggire alla storia e alla cultura del nostro paese. Semplicemente perché l’eccessiva antropizzazione delle città metropolitane e delle stesse fasce urbane costiere svela la saturazione degli spazi vitali, apre al dibattito sulla qualità ambientale e sull’indebolimento della rete dei servizi. Né va dimenticato il vero e proprio dramma delle periferie urbane incapaci di completare i processi di inclusione fra etnie. Basti pensare alla questione assai delicata della distanza religiosa, spesso raggomitolata nei confini di una rigidità ideologica e di genere di indubitabile tossicità sociale. Inutile poi evidenziare il caso diffuso della criminalità e delle gang giovanili.