San Vito dei Normanni (BR)
San Vito dei Normanni è un tesoro millenario Parla il Sindaco Silvana Errico: “Le nostre risorse primarie sono quelle culturali”
San Vito dei Normanni: innanzitutto il nome. San Vito è il martire che morì nel 303 durante la grande persecuzione dei cristiani nell’impero romano sotto Diocleziano. Gli schiavoni, o anche slavoni, furono invece quelle genti di lingua serbo-croata che per scampare alle persecuzioni dei Saraceni, stanziarono sul finire del 963 nei territori pugliesi, fondando col nome Castrum Sancti Viti la città in onore, appunto, di San Vito martire. “Normanni” invece deriva dalla stirpe di colui che viene considerato il fondatore del borgo medioevale, il normanno Boemondo d’Altavilla, tra i comandanti della prima crociata e Principe di Taranto, che nel XII secolo si era conteso, con il fratello Ruggero, il dominio della Puglia. La torre quadrata del Castello di San Vito, che tuttora possiamo vedere a San Vito dei Normanni, la fece costruire proprio lui, in posizione strategica per garantire la sicurezza dai Saraceni: qui “è nato” il borgo di San Vito dei Normanni, dal XV secolo organizzato a Comune, appartenne agli Altavilla prima, ai Sambiase e a Raimondo Orsini Del Balzo poi e infine ai Dentice di Frasso.